sabato 18 luglio 2009

Yellowstone National Park - Grand Canyon of the Yellowstone - Lamar Valley


Svegliarsi presto al mattino durante le vacanze non è mai stato un problema per noi soprattutto perché senza le distrazioni della civiltà moderna, le giornate dentro i parchi nascono e finiscono con il sorgere ed il calar del sole. La nostra western cabin poi si trova nella zona di Beaver Meadows, immersa nella foresta del north rim del Grand Canyon of the Yellowstone, ed è molto facile che fin dalle prime ore del mattino siano i rumori della wildlife locale a darti lo stimolo per alzarti.
Usciti quindi dalla nostra cabin, e salutato affettuosamente tatanka nostro “vicino di stanza”, ci siamo diretti al parcheggio del Wapiti Lake Trailhead: da li ci siamo incamminati lungo il sentiero che costeggia il south rim percorrendolo tutto fino ad Artist Point.


A metà strada, ancora incredulo per la notizia della chiusura dell’Uncle Tom’s Trail del giorno prima, decido di percorrerne un pezzetto per vedere con i miei occhi l’ammontare dei danni causati dalle frane, ma purtroppo la mia curiosità viene quasi subito stoppata. Percorrere questi sentieri al mattino presto o verso tardo pomeriggio, è una cosa che consiglio vivamente, in quanto non si incontrano lungo il tragitto tutti i turisti che invece si concentrano nel mezzo della giornata, e questo ti permette di godere al meglio della vista del canyon e dei suoni della natura.
Lasciata la Canyon Area ci siamo quindi diretti verso nord in direzione Lamar Valley, zona del parco nota oltre che per l’enorme numero di wildlife , anche per la presenza dello Yellowstone Association Institute, a cui vanno i meriti del reinserimento dei lupi nel parco. Arrivati verso l’ora di pranzo nella zona del Roosevelt Lodge con gran piacere di Daniela, ci siamo fermati in una picnic area: la zona pullulava di bisonti, ed io e Roberta ci siamo chiesti com’è stato possibile in passato, che l’uomo sia quasi arrivato allo sterminio di questi stupendi animali.



Tra una sosta e l’altra, ci siamo concessi un po’ di hike, soprattutto lungo il Soda Butte Creek. Questo torrente incastonato in mezzo alla Lamar Valley è un vero e proprio paradiso per gli amanti della pesca, e rappresenta una fonte di ristoro non indifferente per tutti gli animali della zona. Proprio in quest’area infatti, all’altezza dell’affluente Pebble Creek con nostro grande stupore, ci siamo trovati davanti uno splendido esemplare di Black Bear che visto il sopraggiungere di altre persone, se l’è data a gambe dirigendosi verso la foresta.



Devo dire che questa parte del parco così selvaggia ci è piaciuta moltissimo, e se avessimo avuto ancora del tempo a disposizione ci saremmo sicuramente fatti uno dei tanti trail che la percorrono.
Rientrati a Mammoth Hot Springs e preso possesso della nostra pioneer cabin, ci restava ancora la voglia di muoverci così vista la vicinanza con Gardiner , ci siamo diretti in questa gateway town alla ricerca di una pizzeria: alle sue porte la North Entrance con l’arco del presidente Roosevelt su cui spicca ben visibile la scritta voluta da lui … “FOR THE BENEFIT AND ENJOYMENT OF THE PEOPLE”.
See you soon
Falco



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