giovedì 23 luglio 2009

Custer State Park


“Along with the Black Hills scenery and national parks, you will find a surprising array of fun visitor attractions that you and your kids will enjoy together.”
Queste tre righe scritte sulla nostra area map ci preannunciavano un’altra giornata in quest’angolo del South Dakota: Daniela era particolarmente su di giri in quanto al mattino preparando lo zaino vi avevamo aggiunto i teli ed i costumi da mare per una nuotata al Sylvan Lake all’interno del Custer State Park (www.custerstatepark.info)


Lasciata Rapid City, ci siamo concessi una breve sosta lungo la hwy 16 per dare un’occhiata a Fort Hays ( altra location di Balla coi Lupi) per poi puntare direttamente i needles delle Black Hills. Ai bordi della strada purtroppo c’erano un sacco di cervi ed animali di piccola taglia tirati sotto dalle automobili durante la notte e la cosa ci ha lasciato un po’ di amarezza: superata l’uscita per Mount Rushmore, abbiamo proseguito fino all’incrocio in cui si gira a sinistra per intraprendere la Needles Hwy. Questa scenic road si inerpica tra foreste di pino, guglie di granito, tornanti, e tunnel strettissimi offrendoci degli overlook incredibili delle Black Hills; una volta superato il Sylvan Lake, dove saremmo ritornati nel pomeriggio, ci siamo ritrovati all’interno del Custer State Park che, come gli altri national parks americani, offre ai suoi visitatori panorami spettacolari e numerosissimi animali selvatici.
Con la nostra Nikon a portata di mano abbiamo iniziato la nostra visita dalla Wildlife Loop Road, un percorso lungo 18 miglia che si insinua in un habitat completamente selvaggio. La famosa mandria di bisonti del parco pascola qui liberamente insieme a cervi, alci, coyote, cani della prateria e lo stranissimo Mountain Goat un caprone bianco che io avevo visto solo nei cartoons; all’interno di questa zona si trova anche un branco di ciuchi argentini (burros), che essendo molto mansueti sono facili da avvicinare. Verso la tarda mattinata abbiam fatto una piccola sosta al Peter Norbeck Visitor Center e dopo un ottimo gelato, abbiamo fatto ritorno verso il Sylvan Lake.



Questo lago che, a detta dei ranger del parco, è forse uno dei più belli del South Dakota, è situato alla base dell’ Harney Peak circondato da formazioni di granito rotondeggianti e da una foresta di pini ponderosa. A Sylvan Lake è possibile nuotare, pescare, andare in kayak o canoa, e per gli amanti della tintarella c’è pure un ottimo posto dove prendere il sole in estate. Dopo aver pranzato, ci siamo incamminati lungo il Sylvan Lake Shore Trail e dopo aver trovato un angolino isolato, ci siamo fermati a riposare. Io e Daniela non abbiamo saputo resistere al richiamo dell’acqua, e devo ammettere che una volta sentita la sua temperatura, il mio entusiasmo era gia calato di molto …



Siamo rimasti li tutto il pomeriggio, quindi verso l’ora di cena, partenza per Deadwood , cittadina storica dove fu assassinato con uno sparo alla schiena mentre giocava a poker, il temibile pistolero Wild Bill Hickok.
Parcheggiata la macchina, ci siamo buttati lungo la Main Street, curiosando tra gli innumerevoli saloon/casino della cittadina; tra questi il Midnight Star Casino che Kevin Costner decise di acquistare dopo il periodo passato nelle Black Hills per le riprese di Balla coi Lupi.
Inoltre essendo rimasto affascinato dai paesaggi e dalla cultura dei Nativi, l’attore decise di investire soldi ed energie nel progetto del Tatanka Center finendolo di realizzare nel giugno del 2003. Tatanka, cioè la storia del bisonte, è un’attrattiva realizzata sulla hwy 85 a sud di Deadwood, in un’area molto estesa che comprende un visitor center, aree di ristoro, un teatro ed una scultura in bronzo che raffigura 14 bisonti inseguiti sul crinale di un dirupo da 3 guerrieri Lakota durante una battuta di caccia. L’intento di Kevin Costner nel realizzare questo progetto, era quello di sensibilizzare maggiormente i visitatori delle Black Hills in modo da dare un giusto tributo alla cultura Lakota ed ai bisonti allo stato brado. Inutile dirvi che Balla coi Lupi ha influenzato moltissimo anche il sottoscritto, ma vi posso assicurare che una volta visitati questi posti, e toccato con mano la spiritualità dei Nativi, non ve ne potrete dimenticare. A sera inoltrata quindi tutti in carrozza in direzione Sturgis, cittadina che oltre ad ospitare noi al Days Inn Motel, ospitava il raduna annuale delle Harley Davidson. Alla prossima.
Falco.

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