lunedì 8 agosto 2005

Zion National Park


Partiti da Las Vegas di primo mattino ci siamo diretti verso nord percorrendo la Interstate 15 in direzione Zion National Park. Nel giro di due ore e mezza ci siamo trovati a Springdale cittadina alle porte del parco. Zion (come tutti i nat. parks americani) ti offre panorami e colori incredibili, oltre ad una vasta scelta di escursioni alcune delle quali veramente uniche nel loro genere. Visto che avevamo un solo giorno da dedicare a questo parco e soprattutto visto che volevamo far rifiatare i nostri bambini, abbiamo deciso di trascorrere la mattinata in relax tra il Visitor Center e lo Zion Lodge per poi addentrarci il più possibile nel più conosciuto ed affascinante sentiero del parco, The Narrows. Dopo aver parcheggiato la nostra toyota sienna, abbiamo preso presso il visitor center la navetta che è l’unico mezzo per accedere al canyon da aprile a novembre; le navette passano con molta frequenza e le loro fermate lungo la Zion Canyon Scenic Drive sono in corrispondenza dei vari punti di partenza dei sentieri che si snodano attraverso il parco.
Dopo aver pranzato alla pizzeria dello Zion Lodge, aver fatto giocare i bambini ed esserci rilassati un pochino sui prati ad ammirare le bellezze naturali che il parco ti offre, ci siamo diretti al Temple of Sinawava fermata da dove inizia il Riverside Walk in direzione The Narrow.
Il Riverside Walk è un sentiero asfaltato per un paio di km che segue il Virgin River fino al punto in cui il trail coincide con il letto del fiume. Da qui The Narrows (le strettoie) si prolungano a monte per circa 19 km, gran parte del tragitto si percorre con i piedi immersi nell’acqua del fiume, i muri a strapiombo che si ergono fino a 6oo metri di altezza e man mano che si procede le pareti si stringono sempre di più.
Il Virgin River è quasi sempre sporco a causa dei temporali, ma il fascino di questo trail è veramente incredibile. E’ sempre bene informarsi sulle condizioni meteo prima di intraprendere una escursione nella gola in quanto gli improvvisi temporali estivi dello Utah possono causare innondazioni con la conseguente chiusura di alcune aree del parco. Purtroppo è quello che è successo a noi e, dopo essere ritornati anzitempo sui nostri passi, ci siamo diretti verso il Weeping Rock Trail, una passeggiata poco impegnativa che porta ad una parete di roccia dall’interno della quale esce dell’acqua che crea un effetto pioggerellina.
Purtroppo anche questa giornata stava per giungere al termine, ma come sempre accade negli States, anche il semplice viaggiare in macchina ti riserva degli scorci paesaggistici di notevole impatto; ci saremo fermati almeno una decina di volte ad ammirare l’incredibile contrasto dell’arenaria rossa con il verde delle foreste di pino lungo la Zion Mt Carmel Highway 9 e una volta raggiunto il nostro “mitico” Mt Carmel Motel mi sono ripromesso che la prossima volta che ritorneremo allo Zion National Park (www.nps.gov/zion), gli concederemo almeno tre giorni di attenzione. Infatti oltre a dover portare a termine The Narrows, mi sono segnato sul mio personale “libretto degli appunti” il Kolob Arch Trail nella parte nord di Zion, e l’Angels Landing Trail.



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