martedì 21 luglio 2009

Badlands National Park


Le Badlands N.P. del South Dakota (www.nps.gov/badl) sono state senza dubbio la vera grande sorpresa del nostro viaggio on the road: la nostra curiosità per le bellezze di questo stato e la voglia di ripercorre le tracce dei luoghi dove furono girate le riprese del film Balla Coi Lupi sono state pienamente soddisfatte, ma che queste formazioni rocciose con i loro pinnacoli fossero così spettacolari, questo proprio non ce lo aspettavamo.
Il paesaggio desolato delle Badlands ti lascia stupito in quanto non ti aspetti un ambiente così aspro ed arido dopo aver attraversato le praterie del South Dakota; esse si sono formate dai sedimenti di fango depositatisi qui dalle vicine Black Hills , che, nel corso di milioni di anni, sono stati scavati dal sole e dai venti formando i caratteristici pinnacoli e le colonne di roccia.
A sud delle Badlands poi si trova la Pine Ridge Indian Reservation, sede della tribù degli Oglala Sioux, seconda riserva per dimensioni dei Nativi Americani degli USA. La riserva si trova nei pressi del confine tra South Dakota e Nebraska e si estende fino ai calanchi del parco; gli Oglala ed il loro capo Nuvola Rossa vennero portati qui nel 1876 e nel dicembre del 1890, il settimo cavalleggeri dell’esercito massacrò circa 300 nativi a Wounded Knee a causa di una lunga serie di incomprensioni. Il Red Cloud Heritage Center, nel campus della omonima Indian School nei pressi di Pine Ridge, contiene la tomba di Nuvola Rossa.
Partiti prestissimo da Buffalo, alle dieci del mattino eravamo gia alla Pinnacles Entrance, entrata nord del parco: da qua vista l’ora abbiamo deciso di percorrere subito la Sage Creek Rim Road, una strada sterrata di circa 20 km che costeggia le formazioni rocciose delle Badlands. La sterrata attraversa la Sage Creek Wilderness Area all’interno della quale si può ammirare una mandria di bisonti, un sacco di cani della prateria ( da ammirare Roberts Prairie Dog Town), i simpaticissimi badger ma anche se si ha fortuna, aquile reali e falchi.



Arrivati al campeggio di Sage Creek, nei pressi di South Fork abbiamo deciso di ritornare sui nostri passi per dirigerci verso la vicina cittadina di Wall per la sosta pranzo: particolarmente interessante è il Wall Drug Store, un complesso di negozi e divertimenti a tema del selvaggio west. All’interno si possono trovare un sacco di chicche per gli amanti del genere; li ho scoperto un negozio che proponeva una intera area di soli stivali da cow boy e di speroni mentre Roberta ha lasciato anima e cuore in un negozio di articoli e manufatti risalenti agli anni ‘50-’60.


Dopo un ottimo “hamburger and french fries” ci dirigiamo al Ben Reifel Visitor Center a Cedar Pass: non vi dico la goduria nel passare dalla temperatura elevata del parco, a quella climatizzata del Visitor Center. Da li dopo aver consultato la mappa della Cedar Pass Area ci siamo diretti al parcheggio da dove partono le escursioni per i Door, Window e Castle Trail ma soprattutto per il tanto atteso (da me) Notch Trail.



Questo trail della lunghezza di 1,5 miglia, è caratterizzato dal fatto che per raggiungere l’overlook più spettacolare del sentiero, ti obbliga a salire su per una scala a pioli posta verticalmente lungo una parete, dal cui top poi riparte il percorso che prima costeggia e poi attraversa i pinnacoli delle Badlands fino al punto in cui si apre la splendida veduta delle Badlands e praterie sottostanti.


Ritornati indietro ci spostiamo prima verso il Window Trail ( una semplice passeggiata) per poi indirizzarci lungo il The Door Trail: all’inizio la passerella di legno ti porta fino ad una terrazza da dove è possibile ammirare le formazioni rocciose circostanti, poi una volta scesi sul sentiero sterrato è possibile immergersi nelle zone più aspre ed inaccessibili nelle quali ti rendi veramente conto del motivo per cui gli Indiani avevano nominato così questo parco. Nel ritornare sui nostri passi, ad un certo punto sentiamo un rumore molto forte di sonaglio, e dopo un paio di secondi la mia mente elabora una sola cosa …RATTLE SNAKE ! Ad una quindicina di metri sulla nostra destra, un serpente a sonagli si stava godendo il sole sopra una roccia, controllando furtivamente di non essere disturbato.



Finito di percorrere anche questo trail, ci siamo riversati sull’ultimo sentiero che avevamo selezionato, il Castle Trail, ma dopo aver percorso un poca di strada, e vista la sua lunghezza, abbiamo deciso di ritornare indietro per non affaticare troppo Daniela che fino a quel momento si era stata veramente molto brava. Finalmente al calar del sole, potevamo percorrere a ritroso la Badlands Loop Road, in modo da cogliere con la nostra Nikon i colori meravigliosi che i numerosi overlook del parco ci offrivano in continuazione: come suggeritoci dai rangers del Ben Reifel Visitor Center, ci siamo congedati dal parco al Pinnacle Overlook;


devo dire che le ultime foto a Daniela, con le Badlands sullo sfondo, mi hanno fatto venire il magone e soprattutto crescere la consapevolezza che le Badlans ci erano entrate nel cuore.
Mitakuye Oyasin!
Falco.

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