lunedì 28 aprile 2008
London
Il ponte lungo del 25 aprile di quest’anno, ci ha dato la possibilità a me, Roberta e Daniela, di visitare finalmente Londra. Era da parecchi anni che per un motivo o per l’altro non riuscivamo a colmare questa lacuna, quindi una volta acquistati i biglietti aerei non ci restava che organizzare al meglio la nostra vacanza.
Arrivati all'aeroporto di Stansted attorno alle quattro di pomeriggio, alle cinque e mezza eravamo in centro a Victoria Station, e dopo aver lasciato i bagagli in hotel, alle sei e mezzo eravamo gia operativi. L’impatto è stato subito eccellente; studiata la mappa dell'underground, ci siamo diretti a Leicester Square e da li abbiamo incominciato a prendere confidenza con la città. La cosa che mi ha colpito di più nel corso di quella prima serata, è stato il numero incredibile di persone, che notte inoltrata si spostava tra Leicester Square e Piccadilly Circus, una cosa inusuale per noi provenienti da una città piccola come Trieste. Dopo aver consultato la guida della lonely planet ci siamo “buttati” a capofitto in questa metropoli multi etnica che ti da l’impressione di essere sempre in movimento e di cui non si può fare a meno di farsi coinvolgere.
Londra e un miscuglio di storia, modernità e cultura. I palazzi ti riportano al passato della città e tra quelli visti, sicuramente mi hanno coinvolto di più la Tower of London con l’adiacente Tower Bridge ed il palazzo di Westminster e la vicina Westminster Abbey.
Visitare il castello medioevale Tower of London è stato molto interessante, soprattutto per l’impatto “visivo” che ha avuto su di me. E’ molto suggestivo girare nel castello, vedere le guardie con addosso i costumi tradizionali, ascoltare la superstizione secondo la quale, se i corvi della Tower of London dovessero andarsene la Monarchia cadrebbe, ma soprattutto poter vedere dal vivo i tesori della Regina ed i filmati della sua incoronazione ti fa sentire un po’ partecipe della storia.
Sbucare poi dalla fermata dell' underground a Westminster e trovarsi di fronte l’ House of Parliament ed il Big Ben, la torre dell’orologio, è un’altra di quelle immagini che ti rimangono impresse nella mente; la mia Nikon non voleva saperne di fermarsi, Roberta e Daniela gia mi stavano guardando con rassegnazione perché sapevano che il mio servizio fotografico era appena all’inizio. Da Westminster poi, grazie ad una chicca di Roberta siamo riusciti ad entrare alla Westminster Abbey all’ultimo istante possibile. Qualcuno mi dirà, ma chi se ne frega di vedere dove sono seppelliti i re e le regine, beh …. posso solo rispondervi che se vi piace la storia siete nel posto giusto. La cosa incredibile è l’accuratezza con cui sono stati costruiti tantissimi anni fa questi palazzi; nella cappella di Enrico VII, quella con i banchi dei cavalieri e la sedia dell’incoronazione, c’è un tavolo con uno specchio che ti permette di vedere riflessa l’immagine ingrandita dei capitelli della navata, … credo che neanche un pazzo ai giorni nostri si metterebbe ad iniziare un lavoro del genere. Tra tante cose viste, mi è un po’ dispiaciuto non riuscire ad assistere al cambio della guardia a Buckingam Palace ma allo stesso tempo mai avrei pensato di sostare ad un semaforo di The Mall affiancato a Carlo di Inghilterra. Ma Londra non è solo storia, arte e musei (il British su tutti !), shopping, è anche una città piena di parchi dove potersi rilassare.
St James’s Park, Hyde Park, Kensington Gardens, ma anche Green, Bushy, Greenwich, Regent e Richmond, tutti di un verde incredibile e tutti molto curati. A me è piaciuto molto St James’s Park per i suoi laghetti con le oche e le anatre, per il colore vivo dei suoi fiori e per gli splendidi scorci che ti offre di Buckingham Palace.
Per finire due parole sull’underground londinese o più familiarmente Tube, la più antica e vasta del mondo; nei suoi corridoi sotterranei lo spettacolo è assicurato (memorabile per me Time of your Life dei Green Day improvvisata da cantante di strada), è un mezzo di trasporto molto comodo e veloce che ti porta negli spostamenti da una zona all’altra ad interagire con persone di lingue ed etnie diverse, cosa che a mio avviso la rende unica nel suo genere.
Alla fine tra Trafalgar Square e Piccadilly Circus , tra il mercatino di Camden Town e le corsie di Harrods, le nostre cinque giornate inglesi sono passate in un lampo ma Londra ha talmente tanto ancora da offrirci che io e la Robi ci ritorneremo al più presto.
Alla prossima……
Falco
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1 commento:
Tranquillo Max che questa è stata solo la prima volta a Londra...ce ne saranno delle altre, Londra riserva sempre qualcosa di nuovo ad ogni ritorno !
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