giovedì 11 agosto 2005
Grand Canyon National Park
Il Grand Canyon National Park è forse il parco nazionale più famoso al mondo. Neanche le foto più belle, i racconti più accurati riescono a dare la misura di questo fenomeno geologico; le sensazioni e le emozioni migliori sono quelle che si provano affacciandosi ad uno degli innumerevoli viewpoint, percorrendo uno dei tantissimi trails che lo percorrono in lungo ed in largo, "vivendolo ed ascontandolo" dall'alba al tramonto.
Situato nella parte settentrionale dell'Arizona, di cui ne rappresenta l'immagine, il Grand Canyon è una profonda cicatrice lunga circa 480 km e larga 35 km nel punto più esteso; ricordo ancora lo stupore provato da me e Robera la prima volta che lo abbiamo visto dal punto panoramico di Mather Point. Ricordo che per i primi 10 minuti non siamo riusciti a proferire parola, ci siamo persi negli spazi immensi e nell'incredibile silenzio del canyon. Come molti sanno il parco è diviso in due versanti (Rim), il South Rim ed il North Rim, a cui si aggiungono altre due aree più remote che sono la zona di Havasupai Indian Reservation ad ovest del south rim, e la zona di Toroweap Valley sulla sponda opposta. Noi abbiamo scelto come base di appoggio il Grand Canyon Village nel South Rim, in quanto ci siamo prefissati di riuscire a vedere bene questa parte, prima di visitare le altre. Nel 2002, io e Roberta avevamo tentato la discesa verso il Colorado River, ma non avendola programmata bene all'epoca, eravamo riusciti ad arrivare solo fino a Plateau Point. Obiettivo dichiarato quindi del 2005 era arrivare "at the bottom of the G.C." cioè arrivare fino a Phantom Ranch sul letto del fiume Colorado. Siamo arrivati al nostro alloggio il Bright Angel Lodge il 10 di agosto assieme ai nostri compagni di viaggio Gianpaolo, Fabiana, Nicolò (1 anno) e li ci siamo dati appuntamento con gli altri nostri amici, Simone, Arianna, Michele e Michela. Tutti assieme abbiamo deciso di impiegare la prima giornata alla visita delle Hermits Road , accessibile soltanto con i bus navetta. Prendendo lo shuttle è possibile fermarsi in tutti i viewpoint che sono Trailview Overlook, Maricopa Point, Powell Point, Hopi Point, Mohave Point, The Abyss, Pima Point, e Hermits Rest. I migliori a mio avviso sono Hopi, Powell e Mohave (ideali per il tramonto) anche se devo dire che me li ero gustati di più nel mese di aprile quando ci sono molti meno turisti. E' possibile inoltre camminare lungo il sentiero che costeggia il bordo rim e raggiungere i vari viewpoint a piedi (poco più di un km), cosa che consiglio per non fare le solite foto dalle solite postazioni panoramiche.
A fine giornata, dopo aver ammirato il tramonto ad Hopi Point, siamo ritornati al Village assieme ai nostri amici. Mentre Nicolò e Daniela giocavano nel Market Plaza, io e Gianpaolo siamo andati a comperare tutto il necessario per la discesa a Phantom Ranch, che avevamo organizzato per l'indomani. Purtroppo avevamo convenuto con Roberta e Fabiana che non potevamo scendere con i bambini, e loro come sempre molto altruiste, ci avevano dato l'ok per andare da soli. Ricordo l'emozione di quella sera; erano tre anni che aspettavo quel momento mi ero preparato a puntino, zaino, scarponcini da trekking, poncho, ricambi in base alle condizioni atmosferiche... mancava solo lui.... il Colorado River!
Lasciato il Maswik Lodge ci siamo dati appuntamento con Gianpaolo alle ore 05.15 del giorno dopo. 11 agosto - THE DAY - ci siamo diretti con la macchina al parcheggio di Yaki Point, quindi alle ore 06.00 in punto abbiamo iniziato a scendere il South Kaibab Trail. Il nostro piano di battaglia prevedeva la discesa di questo sentiero all'andata in quanto sprovvisto di sorgenti d'acqua, e la risalita dal Bright Angel Trail, sentiero che avevo gia testato essere veramente molto impegnativo. Il South Kaibab Trail è un ripido sentiero che scende lungo una cresta e che offre splendidi panorami; passo dopo passo si raggiungono degli step che consentono delle brevi pause (Ooh AaH Point, Cedar Ridge, Skeleton Point, Tip Off ).
Finalmente dopo 3 ore circa siamo giunti alla galleria che precede il Kaibab Suspension Bridge. Presi dall'entusiasmo abbiamo attraversato il ponte osservando il Colorado River che per l'occasione si presentava di colore rosso. Alle 09.30 in punto eravamo a Phantom Ranch.. 3 anni dopo ce l'avevo fatta a coronare il mio sogno. Dopo esserci rifocillati al ranch e dopo esserci comperati il meritatissimo souvenir, abbiamo deciso di fare il bagno nel Colorado. L'acqua del fiume era molto fredda quindi dopo le foto e le riprese di rito, abbiamo optato per riposarci e rinfrescarci presso il Bright Angel Creek un affluente del Colorado. Alle 12.30 abbiamo attraversato il Bright Angel Suspension Bridge, ci siamo girati indietro un'ultima volta ed abbiamo iniziato la risalita. Devo dire che i rangers sconsogliano di fare discesa e risalita in giornata, ma noi oltre che essere ben allenati ci eravamo preparati a puntino con viveri energetici, bevande, copricapi etc.. Dopo 2 ore eravamo a Indian Garden tappa intermedia, ed alle 18.00 eravamo gia seduti al Maswik Lodge distrutti ma felici. Il giorno sucessivo assieme al resto della truppa ci siamo dedicati alla visita della Desert View Drive percorribile in macchina. Ci siamo soffermati in tutti i viewpoint, a partire da Yavapai, Mather, Yaki, Grandview, Moran, Lipan, Navajo Point, fino ad arrivare a Desert View entrata est del parco. La sera cena allo Yavapai Lodge con l'immancabile pizza per poi finire con la solita passeggiata lungo il percorso che va dall' El Tovar Hotel al Kolb Studio. Il giorno successivo è stato dedicato alla visita del parco dando particolare libertà ai nostri bimbi il cui entusiasmo nel vedere da vicino animali selvatici come i condor, i cervi, i cani della prateria, ed addirittura il coyote, era veramente alle stelle. Il Grand Canyon National Park (www.nps.gov/grca) per me rappresenta il massimo da tutti i punti di vista. Gli americani poi sono i numeri 1 al mondo nella valorizzazione e nella gestione dei parchi e tutto viene svolto nel pieno rispetto della natura. I Rangers sono un punto di riferimento costante, sempre pronti ad aiutarti e a darti consigli preziosi ed il personale impiegato nel Village è sempre disponibile. Vale veramente la pena visitare questo parco, una delle 7 meraviglie naturali del mondo. Il mio consiglio è di non soffermarsi alle solite tappe lungo il rim, ma di vivere il Grand Canyon in modi diversi, fare qualche escursione scegliendo uno dei tanti trails, e vederlo dall'alto con i voli panoramici proposti dagli operatori della città di Tusayan (http://www.papillon.com/).
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USA 2005
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